Ormai è inevitabile e sembra proprio che dovremo farci l’abitudine, season pass e dlc sono entrati di prepotenza nel mercato videoludico e non hanno apparentemente intenzione di sparire, perlomeno non ancora. Questa prassi, col passare del tempo sembra essere sempre più accentuata, tant’è che oggi per usufruire di un gioco completo, oltre che spendere i soliti 70 euro per una copia, dovremmo anche acquistare un season pass aggiuntivo, che ci permetterà di accedere volta per volta a dei contenuti rilasciati nel tempo. Fin qui la cosa potrebbe essere accettabile, se non fosse che questi season pass hanno spesso prezzi simili alla copia appena acquistata! Dunque i miei dubbi aumentano, e inizio a pensare che si approfitti di questa nuova politica dei contenuti dilazionati, per consegnare al pubblico prodotti incompleti, che verranno integrati successivamente con il rilascio di componenti aggiuntive. Se fosse così, sarebbe davvero inaccettabile e di solito due indizi fanno una prova. seasonpass good or bad Prendiamo ad esempio Star Wars Battlefront titolo tripla A di mamma EA che a mio modesto parere riassume a pieno il concetto espresso poco prima. Il gioco senza entrare troppo in dettaglio è ben fatto, anche se pecca di qualche difettuccio qua e la, ma la cosa che mi fa inorridire è il prezzo del season pass; attualmente su PSstore è di 49,99 euro e sono previsti già da oggi ben 4 dlc compresi in questo prezzo. Ora dopo essermi confrontato con vari utenti e giocatori, si ha l’impressione comune, che questo titolo al momento, non sia altro che una demo venduta a prezzo di gioco completo. Se permettete io non ci sto, ma non è tanto per il fatto che mi si stia vendendo qualcosa che poi verrà integrato nel tempo, ma per la mancanza di chiarezza su ciò che realmente sto comprando. Se spendo i miei soldi per un titolo che aspetto e che ho intenzione di giocare, non è possibile, che successivamente, ad acquisto già compiuto, io mi ritrovi con una versione scarna che promette l’integrazione di contenuti corposi ad un prezzo che raddoppia l’acquisto iniziale. Se l’avessi saputo prima a cosa stavo andando incontro non avrei mai e poi mai acquistato un gioco con così pochi contenuti, e la scusa del “potevi leggerti le recensioni” non regge perchè dovrebbero essere i produttori stessi a comunicarti con chiarezza cosa stai per acquistare. Questo vale ovviamente per tutti i giochi che hanno subito un destino simile a questo e non sono pochi. In pratica la sensazione è che ci si stia dimenticando che il videogame non è solo fonte di reddito, ma anche creatività, arte, passione! the witcher Tutta questa mercificazione non farà altro che affossare questa realtà. Meno male che c’è ancora chi lavora bene come CD PROJECT RED  e che giustamente proponendo prodotti di qualità eccelsa, vince qualsiasi premio disponibile, sbaragliando ogni forma di concorrenza. In sintesi la differenza tra chi ci mette amore e passione nel suo prodotto si sente e si vede. Speriamo che questo trend negativo finisca presto e si torni alla vera essenza del gioco, che prima di qualsiasi altra cosa è divertimento.