A fondo articolo trovate tutto ciò di cui avete bisogno per comprendere ed interagire con questa rubrica, ma partiamo subito con il vero protagonista!

Si sa, Resident Evil non ha mai fatto rima con Console Portatile, a meno che qualcuno non avesse la modifica su PSP, chiaro, ma ufficialmente parlando questa saga non ha avuto molti titoli portatili.
Il primo, per Game Boy Color, fu Resident Evil Gaiden – ambientato dopo Resident Evil 3 e prima del 4.
Si trattò di una mezza delusione, a causa di un’inquadratura “Top-Up” ed un sistema di mira a metà tra un Q.T.E. e un GDR, una cosa fin troppo astrusa da raccontare in breve.
La delusione durò a lungo, visto che questo “misterioso” Deadly Silence non lo comprarono in molti, e le immagini di copertina non sembravano dire molto, ancor meno quelle del retro, visto e considerato che non ce ne sono! Ve lo dico io. Questo, NON. È. UNO. SPIN-OFF. È CANONICISSIMO. ANCHE PIÙ DI “NEMESIS”. PERCHÉ QUESTO È IL PRIMO RESIDENT EVIL! FINALMENTE, PORTATILE! *Allelujah intensifies*

TRAMA:
La squadra Alpha del RPD è ufficialmente dispersa tra i monti Arklay, nei pressi di Raccoon City.
Ultimamente in città si son verificati strani omicidi, ove le vittime risultano uccise a colpi di morsi, letteralmente sbranate (Scusatemi la licenza poetica sul “Colpi di morsi” ), e la suddetta squadra era stata mandata ad investigare. Da allora sparirono in circostanze misteriose.
Durante il sopralluogo notturno della squadra Bravo composta da: *VOCE DA FILM ACTION DI SERIE B* JILL VALENTINE, CHRIS REDFIELD, BARRY BURTON, ALBERT WESKER e JOSEPH (CHE SAPRETE SUBITO CHE FINE FA) venne ritrovato l’elicottero distrutto della sfortunata squadra Alpha, e di li a poco LA TREMENDA SCOPERTA DA PARTE DI JOSEPH, poiché durante la perlustrazione della prateria adiacente all’elicottero distrutto trovò una pistola. Con tutto il braccio attaccato.
Non fece in tempo a realizzare, poiché venne assalito DA DEI ROTTWEILER. (Si. Rottweiler. I famosi Rottweiler di prateria, una terribile razza.)
Da lì l’affanno di tutta la squadra Bravo nel tentativo di salvarsi, prima cercando di risalire sull’elicottero che lì porto in quel luogo dimenticato da Dio e che poi si scopre che il pilota se l’era filata a gambe levatissime, e infine il rifugio finale in Villa Ashford.
Si sentivano al sicuro, ma non sapevano cosa li avrebbe attesi lì dentro: RRRRRRRRESIDENT EVILLLLLLLLLLL (Scusate l’ “R” moscia)
Tante le cose da dire. Innanzitutto, la trama non è scontata come l’inizio. Si evolve bene, e anche con molti colpi di scena. La cosa che rovina la parte narrativa è la recitazione che per molti versi è quella che fa paura, in senso negativo. Per il resto, riesce a dare alla figura del non morto un altro significato, ovvero del morto NUOVAMENTE IN VITA PER MANO DI UN INFEZIONE, UN VIRUS, CAPACE DI INFETTARE 100 DI PERSONE DA SOLO.
Fateci caso, prima il fenomeno dello Zombie era limitato ancora alla figura cannibale di George Romero (recentemente scomparso, povero lui), e ora che addirittura funge da vettore per creare altri simili, è tremendo, vero?

VOTO TRAMA : 87/100

GRAFICA:
Mi sorprende come, nonostante siamo passati dal grande schermo a quello piccino picciò del Nintendo DS, questo gioco si faccia ancora guardare con quel tipico orgoglio retrò che solo questi giochi possono permettersi. Sorprendetevi, perché la grafica, per quanto riguarda i fondali, non è stata alterata. Durante il gioco, potrete notare che solo gli elementi poligonali son stati alterati, ma tranquilli – son stati migliorati, poiché per il resto ANCHE i filmati sono gli stessi. Questo orgoglio, però, vien meno in certi momenti, dove i colori risultano “a macchie”, e qualche dettaglio risulta sgranato.
Nulla di grave, per fortuna, bisogna solo ricordarsi che si tratta di un ri – adattamento di un gioco del ’96.

VOTO GRAFICA: 75/100

AUDIO:
Ho notato che con le piccolissime casse del DS questo gioco perde una cifra in atmosfera, e così attaccai la console all’impianto audio del PC e RAGAZZI, CHE BOMBA!
Nonostante la compressione in cartuccia, l’audio non ha perso veramente nulla!
Forse è proprio il doppiaggio che ha perso qualcosina, poiché in più di un’occasione l’audio è risultato un po’ sporco.
In questi punti mi ha deluso un po’, anche se è sempre un gioco del ’96.

VOTO AUDIO: 80/100

GAMEPLAY:
State agonizzando vero? La sento, la vostra paura. Il timore nero che abbiano cambiato tutto in peggio. “Oddio,me l’hanno rovinato. I limiti della console, dei tasti,e il touch screen – oh mi signùr cos’hanno fatto al gioco?!” NIENTE PAURA. È TUTTO COME LO HANNO (ri)LASCIATO. Beh quasi.
Innanzitutto, prima di prender parte alla vostra avventura verrete portati NON AL MENÙ DELLA SELEZIONE DEL PERSONAGGIO, ma prima a quello della selezione della modalità, o “Classica” (dove giocherete ne panni di Jill/Chris SENZA ALCUNA NOVITÀ RISPETTO ALL’ORIGINALE ) oppure “Rinascita”, che ha tutto ciò che ha quella Classica PIÙ ALTRO. Nella fattispecie, vengono introdotti dei minigiochi ed enigmi che sfruttano il touch screen e il microfono.
Niente di così eclatante, ma per quanto semplici son cose che stranamente ti portano più vicino a quel mondo che ogni fan dell’ Horror avrebbe voluto toccar con mano, e quasi ci riesce, senza cose tipo 3D o Oculus Rift.
Qualche limite lo si riscontra nei movimenti, ancora legati a quella antica tradizione del Survival Horror, dura a morire quasi quanto la B.O.W. presente nel gioco, ma alla quale ormai ne siamo tutti a conoscenza.

VOTO GAMEPLAY: 90/100

LONGEVITÀ:
Non si scherza, questo titolo batte in durata l’80 % dei titoli del campionario DS. Ci sono titoli che puoi battere tranquillamente in una serata e altri finiscono nel giro di tre ore in difficoltà “Normale” (Goldeneye DS, ad esempio, durò meno di un petosecondo!) Con questo finirete una campagna in una settimana. Garantito a limone! Ah,le campagne sono attualmente 4, e dovete farvele se volete sbloccare i vari bonus ,tra armi e personaggi sbloccabili. E come se non bastasse, è stata introdotta una modalità bonus e un paio di giochi in multiplayer. ‘Nuff Said!

VOTO GAMEPLAY: 90/100

TOTALE: 85/100

Per essere un porting della CapCom (che ogni tanto riesce a toppare in ambito di porting) ci troviamo dinanzi ad un signor porting, capace ancora di emozionarci e, cuffie permettendo, farci saltare dallo scagozzo.

GG CAPCOM!
-Recensione di Vokes-

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