Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato di come Nintendo abbia bloccato il progetto Super Mario 64 Online, ma la Big N non è l’unica casa che si fa sentire dal punto di vista legale per far valere i propri diritti di copyright, infatti oggi tocca alla Atlus.

La casa produttrice della serie Persona, proprio sul quinto capitolo, ha fatto emanare un DMCA (Digital Millenium Copyright Act) per bloccare il progetto RPCS3 (ancora una volta Patreon come mezzo di finanziamento per questi progetti), emulatore per PS3.

Una schermata dell’emulatore in azione

Proprio grazie a questo emulatore, Persona 5 era giocabile anche su PC, piattaforma che Atlus non supporta.

I motivi dell’azione sono stati due: il primo è che Atlus pensa che la miglior maniera di gustarsi un gioco come Persona 5 sia farlo sulle piattaforme per cui è stato creato (e quindi niente framedrop, crash o qualsiasi altro problema possa derivare dall’emulazione), il secondo invece è di carattere puramente protettivo nei confronti dei propri prodotti (giustamente, oserei dire).

Il DMCA non ha portato alla chiusura dell’emulatore (ancora disponibile sul sito), ma semplicemente ha rimosso tutti i collegamenti a Persona 5.

In tutto questo i fan continuano a chiedere a gran voce una versione per PC del capolavoro di Atlus, che si è limitata a rispondere con un laconico “Vi stiamo ascoltando!” (speriamo…).

Non è la prima volta che Atlus utilizza il pugno di ferro, visto che già all’inizio dell’anno si era mossa contro alcuni streamer che mostravano scene in-game di Persona 5, cosa che non era prevista per il titolo (infatti il tasto share dovrebbe essere ancora disabilitato fino a Novembre).