La notizia che i processori della Intel (come quelli di altre marche) presentino delle grosse falle di sicurezza è ormai nota a tutti, visto che è stata ampiamente sdoganata anche sui media non del settore.

Molto più interessante invece scoprire che il CEO della Intel, Bryan Krzanich, ha “casualmente” venduto azioni dell’azienda in suo possesso prima che la notizia diventasse pubblica.

Ovviamente Intel respinge le accuse che questa operazione sia stata fatta in seguito alla scoperta della falla, ma che sia parte di un meccanismo che aiuta i dirigenti dell’azienda ad evitare le accuse di “insider trading”.

Risulta che Krzanich abbiamo programmato questa vendita 1 mese prima dell’effettiva operazione e che, per un caso del tutto fortuito, proprio in questo periodo, sia stato scoperto questo problema che sta dando molti problemi ad Intel e non solo.

L’entità della vendita, circa 39 milioni di dollari, però dovrebbe aver attirato l’attenzione del SEC (Securities and Exchange Commission, la versione statunitense della CONSOB, organo che vigila sui mercati) che potrebbe aprire un’investigazione.

Quindi Intel non solo si trova già in un periodo nero a livello di immagine, sia al pubblico che agli investitori, ma un’eventuale investigazione del SEC potrebbe dare una bella botta al colosso californiano, affossando le speranze di un rimbalzo del titolo in borsa nel breve periodo.