Solitamente pensiamo alla censura nei videogiochi quando parliamo di titoli con contenuti erotici, ma in realtà la Germania deve fare i conti con la censura da ben 26 anni, quando fu deciso che nei giochi non sarebbero potuti essere inseriti simboli che richiamassero il nazismo.

Di giochi in cui ci sono svastiche, soldati realmente esistiti e lo stesso Adolf Hitler ne abbiamo avuti, come Wolfenstein (sia l’originale che i più recenti capitoli), Medal of Honor o Call of Duty, ma in realtà questi titoli in Germania erano diversi rispetto ai nostri, con modifiche grafiche che toglievano ogni riferimento al nazismo.

La notizia di oggi però è proprio una parziale accettazione di questi simboli, con la possibilità dunque per i giocatori tedeschi di non avere più dei titoli censurati; ovviamente non è stato tolto completamente il divieto di diffusione, che quindi rimane in casi limite.

Sarà dunque possibile utilizzare riferimenti alla Germania nazista “se non saranno adoperati per propaganda e se servono nell’ambito della realizzazione artistica o scientifica per mostrare lo sviluppo di precisi avvenimenti storici e la comprensione di avvenimenti attuali“.

Una notizia di sicuro positiva, che però porterà l’USK a valutare caso per caso le situazioni in cui sarà possibile mostrare liberamente svastiche e quant’altro, senza dover ricorrere alla censura.